E GODERSI LA VITA
Da domani tutto sarà diverso!
Giuro che questa è l’ultima sigaretta!!
Da lunedì, dieta!!!
Se non mi saluta lei, io non la saluto. Però forse se avessi salutato prima io, sarebbe stato meglio. No! Non voglio che pensi che io ho bisogno di lei. Io non ho bisogno di nessuno!!!!
Certo che se la mia vita fosse diversa, sarei veramente felice. Lui sì che è felice. Ha tutto. Io non ho niente. Niente di niente!!!!!
Quante volte abbiamo pronunciato o, nel migliore dei casi, sentito pronunciare frasi simili? Milioni.
Esistono tanti libri che insegnano l’autocontrollo, la capacità di ascoltarsi per riuscire a controllare le proprie emozioni e quindi le proprie ansie.
Il libretto di Giulio Cesare Giacobbe non insegna solo la consapevolezza di sé, ma cerca di avvicinarsi al lettore con ironia, per aiutarlo a non prendersi troppo sul serio.
Il libro inizia definendo la categoria di lettori che avrebbero bisogno di leggerlo, ovvero tutti coloro che non vogliono più farsi le seghe mentali. Giacobbe inizialmente esclude i masochisti (se vuoi farti del male e godi nel fartene, certamente non ti interesserà sapere come non fartene), poi, ripensandoci, li ingloba (se sei un masochista, leggere un libro inutile sarà fonte di sofferenza e quindi un piacere).
Inizia poi tutto un capitolo (il secondo) nel quale Giacobbe definisce la sega mentale. Dopo avere distinto la sega mentale benefica da quella malefica, procede con due nuovi capitoli, nei quali analizza la sega mentale in relazione al pensiero.
Provo a spiegarlo con un sillogismo.
La sega mentale è insita nel pensiero dell’uomo.
Tutti gli uomini pensano.
Tutti gli uomini si fanno le seghe mentali.
Allora? Questo cosa significa? Non abbiamo speranze?
Ma certo che le abbiamo!
Giacobbe suggerisce la soluzione nei capitoli successivi. Il segreto per godersi la vita è la presenza nella realtà. Che vuol dire? Solo questo: se sbucciate un mandarino, concentratevi solo su quello. I risvolti positivi saranno due:
Uno. Godrete della realtà che state vivendo proprio in quel preciso istante. Quindi il sapore del vostro mandarino sarà intenso e unico.
Due. Il vostro cervello non produrrà seghe mentali malefiche.
Mi permetto dunque di consigliare caldamente la lettura di questo libro esilarante e utile. Poi se riuscite anche a leggere il terribile capitolo “Della consapevolezza: teoria” senza essere trasportati d’urgenza al Pronto Soccorso per emicrania acuta, vuol dire che la sega mentale, per voi, è solo un brutto ricordo.
Buona lettura.
Adele Pellitteri